Essere ed esprimere se stessi è un'idea di cui parlo spesso in questo blog, nei corsi che tengo e nel coaching privato. L'intero focus del mio lavoro è centrato sul generare un allineamento fra essere, fare ed avere.
In quest'accezione "esprimere" non ha nulla che vedere con "reprimere" i propri desideri.
Tuttavia, a volte, il desiderio è fonte di sofferenza.
Come mai?
Tuttavia, a volte, il desiderio è fonte di sofferenza.
Come mai?
Il motivo per il quale il desiderio può generare "sofferenza" è legato ad un semplice presupposto: se desideri qualcosa che non puoi o non sai se riuscirai a soddisfare, figurandoti la realizzazione di questo sogno come una condizione "migliore" rispetto a quella attuale, percepisci una mancanza.
Quando ci manca qualcosa, di solito, sentiamo che potremmo stare meglio.
Non c'è assolutamente nulla di male nell'avere fame: ci sprona a cercare cibo.
Tuttavia, se tutta la nostra vita è organizzata soltanto intorno alla "mancanza", allora cominciano i problemi.
Per molti dei "guru" delle più disparate forme di buddismo occidentalizzato e superficiale, la soluzione sarebbe quella di "trascendere l'ego" e quindi, smettere di desiderare.
Quando ci manca qualcosa, di solito, sentiamo che potremmo stare meglio.
Non c'è assolutamente nulla di male nell'avere fame: ci sprona a cercare cibo.
Tuttavia, se tutta la nostra vita è organizzata soltanto intorno alla "mancanza", allora cominciano i problemi.
Per molti dei "guru" delle più disparate forme di buddismo occidentalizzato e superficiale, la soluzione sarebbe quella di "trascendere l'ego" e quindi, smettere di desiderare.
Per quanto mi riguarda non è affatto necessario arrivare a conclusioni tanto estreme e innaturali.
Dal mio punto di vista è tutto molto, molto, molto più semplice: basta organizzare la propria vita intorno a chi sei quando tutto perfetto è, da quella condizione, decidere cosa vuoi.
Quando vivi un momento di perfezione, cosa vuoi?
Non deve essere qualcosa di importante, complesso, costoso o di lusso: per molti basta un bagno caldo, tanta schiuma e musica di sottofondo.
Questa seconda tipologia di desideri non è generata da un senso di mancanza ma è una naturale evoluzione di un momento di perfezione che già esiste.
Quando vivi un momento di perfezione, cosa vuoi?
Non deve essere qualcosa di importante, complesso, costoso o di lusso: per molti basta un bagno caldo, tanta schiuma e musica di sottofondo.
Questa seconda tipologia di desideri non è generata da un senso di mancanza ma è una naturale evoluzione di un momento di perfezione che già esiste.
Quando il desiderio nasce da una posizione dove tutto è già perfetto, non c'è mancanza e quindi non c'è sofferenza.
Davvero:
non è affatto necessario che ti manchi qualcosa per desiderare e decidere cosa vuoi.
non è affatto necessario che ti manchi qualcosa per desiderare e decidere cosa vuoi.
Siamo abituati a pensare che se tutto fosse perfetto, non faremmo più nulla.
Beh, è assolutamente falso!
Beh, è assolutamente falso!
Contro-intuitivamente,
la "perfezione" genera molto più senso di movimento che la "mancanza".
la "perfezione" genera molto più senso di movimento che la "mancanza".
Essere in una condizione di perfezione e connessione con il sistema intorno a noi e poi decidere cosa vuoi: questo per me è un approccio completo e che tiene conto, senza rinunce o compromessi, del senso del volere.
Quando sei in questo modo non hai bisogno di diventare un asceta o fuggire dal mondo: semplicemente esprimi te stesso, desideri inclusi.
Quando sei in questo modo non hai bisogno di diventare un asceta o fuggire dal mondo: semplicemente esprimi te stesso, desideri inclusi.
Ma come si fa a vivere questo tipo di condizione, anche solo per 10 secondi, nella tipica routine delle nostre giornate?
La verità è che è estremamente semplice e non è necessario:
meditare,
rilassarsi,
visualizzare,
fare sport,
fare strani balli o cose simili...
Occorre solo un po' di pratica, le giuste domande e qualche minuto.
Se vuoi saperne di più, guarda questo video:
meditare,
rilassarsi,
visualizzare,
fare sport,
fare strani balli o cose simili...
Occorre solo un po' di pratica, le giuste domande e qualche minuto.
Se vuoi saperne di più, guarda questo video:
Un abbraccio, Marco.
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So che esistono eccezioni per ogni cosa che scrivo :)